Quasi ogni giorno la maestra raccoglie i suoi bambini per raccontare una storia. Ma nella seconda parte dell’anno creiamo un vero e proprio laboratorio.
Le insegnanti attraverso il racconto e la lettura vogliono trasmettere il gusto dell’ascoltare. L’ascolto, soprattutto oggi nella nostra società, non è un’abilità spontanea ma va educato; è un atteggiamento che i bambini “apprendono”: gli occhi, le orecchie e il cuore vanno spalancati ma la bocca va tenuta “chiusa”.
Si crea così un clima d’intimità in cui bambini si sentono desiderati e coinvolti come se venissero coccolati dalle parole.
Le storie e le fiabe danno anche a noi adulti l’occasione per sottolineare contenuti da passare ai bambini, per imparare concetti, parole, lessico ed organizzare il pensiero. Sappiamo davvero una cosa se sappiamo raccontarla. Attraverso l’ascolto il bambino impara una modalità e una relazione, uno stare con l’altro.
Per un bambino Imparare da una storia è entusiasmante: si possono identificare, imparano ad affrontare situazioni che possono loro accadere, come la paura delle novità, la paura del distacco, la nascita, una malattia…. Al momento della narrazione segue un lavoro di animazione, ovvero poter vivere con il proprio corpo la storia e potersi mettere nei panni di qualcun altro. Questo invoglia i bambini a mettere in comune i loro talenti, si guardano, si aiutano… ciascun personaggio vissuto diventa un’occasione di crescita.